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Drone esercito inglese: volo con carburante sintetico

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Un drone dell’esercito inglese, nell’ambito del Progetto Vermeer, ha volato per la prima volta con carburante sintetico.

La Royal Air Force, da tempo impegnata nello studio e test di nuove tipologie di carburante più sostenibile, è riuscita per la prima volta ad ottenere risultati davvero interessanti e ben promettenti per il prossimo futuro. La sfida ovviamente è quella di abbandonare il carburante fossile per tutti gli aerei dell’aviazione inglese e nopn solo, visto che al progetto lavora anche l’esercito americano. Leggete anche “Droni militari in volo da Sigonella verso l’Ucraina”.

Drone esercito inglese: primo con carburante sintetico

Il cherosene sintetico, utilizzato dal drone dell’esercito inglese, è completamente privo di combustibili fossili, è ottenuto mescolando materie prime con alti livelli di zucchero, come i rifiuti alimentari, con l’aggiunta di particolari batteri così da creare una sostanza oleosa che viene poi convertita in carburante per aviazione utilizzando appositi additivi.

Poiché il processo non richiede infrastrutture su larga scala, il cherosene sintetico può essere prodotto ovunque, rendendolo un’opzione interessante per gli schieramenti militari in tutto il mondo.

La svolta significa l’impegno della RAF nella creazione di un futuro più sostenibile in quanto può essere utilizzato su tutte le piattaforme, dai sistemi aerei a pilotaggio remoto ai jet da combattimento, con un’impronta di carbonio significativamente ridotta rispetto ai tradizionali combustibili fossili.

Il ministro degli appalti della difesa Jeremy Quin riguardo il drone dell’esercito inglese alimentato con carburante sintetico ha dichiarato: “Questo è un momento emozionante per la RAF e l’industria britannica pronta a sviluppare soluzioni pionieristiche per aiutare ad affrontare il cambiamento climatico. Questi nuovi approcci manterranno le nostre forze combattenti di livello mondiale riducendo al contempo la nostra impronta di carbonio”.

Il vice maresciallo dell’Aeronautica Lincoln Taylor ha invece dichiarato: “La RAF deve garantire l’avanguardia nella tecnologia per salvaguardare la nostra resilienza e capacità operativa, riducendo al minimo i nostri danni all’ambiente. La scarsità e il costo del carburante aumenteranno sempre e i carburanti sintetici per i nostri aerei sono una potenziale soluzione a questa situazione mentre cerchiamo di garantire gli obiettivi della prossima generazione della RAF di domani”.

In collaborazione con la società britannica C3 Biotechnologies Ltd e la US Navy, il primo test ha visto la creazione di 15 litri di carburante in condizioni di laboratorio. Dopo il successo del test con un drone dell’esercito inglese che ha volato per ben 20 minuti nel Wiltshire, si è verificato, attraverso l’analisi dei dati di volo, che il carburante sintetico ha elevate prestazioni.

Lorin C. Selby, capo dell’ammiraglio navale statunitense per la ricerca navale, ha dichiarato: “È emozionante e rivoluzionario lavorare con i nostri alleati nel Regno Unito per sviluppare un carburante sintetico per aviazione più efficiente. La Marina degli Stati Uniti si impegna a trovare soluzioni innovative alle sfide operative e la capacità di produrre questo carburante senza grandi requisiti infrastrutturali sarebbe rivoluzionaria”.

La RAF e i partner stanno proseguendo con la fase successiva del progetto, che vede la progettazione di apposite strutture di produzione avanzate.

 

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